La guida che vi proponiamo non è una semplice guida tradizionale: vuole essere un suggerimento a vocazione, sicuramente turistica ma soprattutto culturale, sociale e formativa. Benessere, conoscenza e turismo in una cornice unica e suggestiva quella della Riviera dei fiori. Il Ponente Ligure è stato classificato dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature) come uno dei siti più importanti al mondo: il livello di biodiversità è considerato pari a quello amazzonico.
Non solo: la zona compresa fra Sanremo e Bordighera è quella in cui esiste la minor escursione termica dell’intero bacino mediterraneo. In altre parole, quella in cui il clima è più favorevole. Ecco perché la Riviera dei Fiori è la migliore meta climatica per tutte le stagioni. Turismo e benessere psicofisico: il turismo è sempre più un’attività di ricerca di sé – e di ricerca del senso. Basata sull’immaginario, sulle aspettative, sul sogno e sulle ambizioni nascoste dentro di noi. Ecco allora che la ricerca di senso diventa una ricerca di sé.
Spesso sono stati proprio i turisti, quelli stanziali o abituali a interessarsi e a spingere verso la valorizzazione della cultura autoctona, trasformandosi in potenti agenti di rinnovamento e premendo per azioni di tutela oltre che del territorio anche della cultura locale.
Negli ultimi anni si è visto aumentare il turismo responsabile, sensibile a tematiche attuali e a valori incentrati sul rispetto e la solidarietà.
All’interno del turismo responsabile, i percorsi a piedi e il trekking urbano su distanze medio lunghe, i percorsi in bike sono fra le tipologie favorite: perché i tempi dilatati permettono a chiunque, anche ai più timidi, di diventare parte di un gruppo e di non sentirsi esclusi; perché la fatica del camminare o del pedalare impone periodi di sosta che favoriscono la comprensione del territorio, dei suoi monumenti, delle sue tradizioni e della sua storia; perché si agevola il contatto con chi vive sul posto.
Si costruiscono esperienze che verranno ricordate e che possono trasformarsi in veri e propri percorsi formativi. Insomma un territorio di enorme valore storico, culturale e antropologico che aspetta di essere valorizzato. Questa nuova identità turistica si rivolge soprattutto a questo tipo di “esploratore” che potrà trovare la nostra cultura e far emergere storie che dicano chi siamo.
Forse è di questo che il turista ha bisogno: ricercare l’essenza, il senso dell’esistenza, appunto. Nell’esperienza turistica che proponiamo ci si riferisce ad un essere umano che ricerca sempre più l’ambiente interiore per arrivare all’armonia per sé stesso e per il circostante e per lasciare una più ricca eredità alle generazioni future.
C’era una volta una coppia di giovani innamorati decisi a coronare il proprio amore col sacro vincolo del matrimonio.
Le famiglie e gli amici di entrambi erano entusiasti dell’unione, ma il perfido Conte Oberto di Ventimiglia, signore di quelle terre, pretendeva di esercitare il diritto just primae noctis con tutte le fanciulle in età da marito dei suoi poderi, compresa la giovane della nostra storia.
Così, per avere salve le nozze, i due giovani innamorati fuggirono lontano e, raggiunti da amici e parenti, diedero vita al paese di Montalto Ligure. Queste le origini di Montalto Ligure, noto come “Il Paese degli Innamorati” proprio in ragione della sua leggenda. Paese di ruvida pietra, in cui la storia sembra essersi fermata, come per incanto, agli inizi del Medioevo, Montalto Ligure, con la sua nostalgica Loggia degli Innamorati e l’antica pieve di San Giorgio, è davvero una località suggestiva per una coppia di innamorati, da visitare magari proprio in occasione di San Valent.
Di Triora abbiamo già parlato, perché “il paese delle Streghe” merita sempre una menzione a parte, dal momento che la sua storia è insieme tra le più tragiche e le più suggestive che potremmo raccontare.
Tuttavia vale la pena di nominarla anche in questo elenco, perché una delle frazioni più ricche di percorsi in bike e, in particolare, di quelli più difficili e avventurosi: avrete il coraggio di affrontare la sfida delle streghe di Triora?
Taggia non è un borgo, bensì una cittadina, ma la enumeriamo tra i nostri validi motivi per visitare l’entroterra ligure perché la sua speciale divisione “a zone” la rende una meta ideale anche per i più indecisi: la parte della città a ridosso del mare, infatti, è interamente dedicata al turismo balneare, oltreché ospitare una delle piste ciclabili più panoramiche dell’intero nord Italia, mentre l’altra - più ritrosa: più ligure, ci verrebbe da dire con un pizzico di malizia -, arroccata sul costone della Valle Argentina, guarda con poca simpatia ai bagordi della cosiddetta “Arma di Taggia”, la frazione marinara, per dedicarsi piuttosto alla coltivazione di quelle virtù più tipicamente liguri: buon cibo, buon vino e, in ogni singola pietra, echi di storia e leggenda.
Nota per i Furgari (Fuochi) e San Benedeto Revelli che viene festeggiato ogni anno per tutto il mese di febbraio, con una storia tutta da vivere e non solo da leggere.
· Villa Nobel 4,9 km
· Piazza Colombo 6 km
· Bresca Square 6 km
· Forte di Santa Tecla 6 km
· Villa Matutia 7 km
· Parco Giacomo Filippo Novaro 8 km
· Prato di San Romolo 10 km
· Aquariumpark 17 km
· Ristorante La Margherita 100 m
· Caffetteria/ barTorrefazione Caffe' San Marco 100 m
· Monte Passo Ghimbegna 12 km
· Monesi-Tre Pini Chair Lift 28 km
· Camp d'Argent 2 Ski Lift 40 km
· Camp d'Argent 1 Ski Lift40 km
· Spiaggia di Bussana 250 m
· Vittoria Beach 350 m
· Spiaggia La Torre 2,2 km
· Spiaggia di Santo Stefano al Mare 3,2 km
· Spiaggia dei Tre Ponti 3,3 km
· Treno Taggia-Arma 1,3 km
· Treno Stazione ferroviaria di Sanremo 5 km
· Riviera Airport 32 km
· Aeroporto di Nizza Costa Azzurra 53 km
· Aeroporto di Cannes Mandelieu 78 km